Ucci, Ucci sento odor di affarucci

Gaiti indagatoÈ con un misto di nostalgia e di rabbia “incredula” che a distanza di tanto tempo intervengo sul gruppo “Teleducato: non spegnetela!“. L’epilogo che ha avuto la sede piacentina dell’emittente in questione aveva, almeno così credevo, messo la parola fine agli sforzi messi in campo da chi come me ci credeva. Credeva che non tutto era perduto, che il valore in sè di una voce in più nel panorama locale dell’informazione era valore aggiunto per la democrazia e la trasparenza, che le professionalità presenti in quella redazione non dovessero andare disperse, che il valore di quell’iniziativa avrebbe coinvolto il territorio al di là delle “belle” affermazioni di solidarietà scontata e anche perchè è bello avere un sogno. Ma ahimè così non è stato. I fatti, spero che ce li ricordiamo tutti, e non uso il termine fatti a caso, documentati con dovizia di particolari, sono stati sconfitti dal solito costume omertoso e indifferente, che in tanti hanno indossato, quasi irritati dai tentativi di far emergere dubbi e incongruenze dell’operazione di smantellamento messa in atto dalla proprietà. Anche da chi non ce lo saremmo mai aspettato. Senza consultarci tra promotori del gruppo lo abbiamo lasciato aperto, non voglio affermare che sentivamo sarebbero accadute cose nuove in un prossimo futuro, direi più che altro la voglia di ricordare di tanto in tanto l’aver vissuto attivamente una bella esperienza. Altro è accaduto da allora ad oggi ma oggi qualcosa è accaduto. La notizia già apparsa su vari Media, digitali e non, è l‘apertura di un procedimento giudiziario, dopo un inchiesta della Guardia di Finanza, relativo ad una presunta appropriazione indebita (spero sia giusto il termine ma non sono laureato in Legge) di una consistente quota di contributi pubblici per l’editoria attraverso la presentazione di falsa documentazione. Come si dice in questi casi, ci auguriamo e confidiamo che la Magistratura faccia chiarezza sulla vicenda in breve tempo, a beneficio di tutti. Non mi addentro nella notizia, nè voglio esercitarmi a disquisire tra garantismo e affermazioni inquisitorie, tantomeno in retoriche mutuate dal solito “l’avevamo detto…“, mi preme invece riaccendere i riflettori su Teleducato e tenerli ben accesi (impegno già indicato fin d’allora nel nome del gruppo fb) affinchè qualche bravo “sarto” non rammendi lo squarcio nel velo di silenzio omertoso ma, in particolare, porre una domanda a me stesso e a tutti: E se per pura ipotesi, venisse confermata l’accusa, per Teleducato Piacenza ci puó essere la speranza di un nuovo futuro? Ucci ucci…

[ Massimiliano Borotti
Segretario Regionale
U.R. UIL Emilia Romagna e Bologna ]

Matteo Billi: solidarietà ai colleghi

da matteobilli.it – “Nell’esprimere la mia solidarietà ai colleghi e a tutti i lavoratori dell’emittente, pubblico il comunicato congiunto di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil emesso ieri, 5 novembre, a seguito del licenziamento di quattro lavoratori e, più sotto, la solidarietà espressa da Cdr e Rsu della Gazzetta di Parma. Lo spazio di questo sito è disponibile per qualsiasi altro soggetto che volesse comunicare la propria posizione in merito alla vicenda.” (M.Billi)

DOMANI NIENTE TELEGIORNALE

[da Piacenza Sera] – l’azienda ha comunicato i primi 4 licenziamenti ad altrettanti lavoratori (3 di Parma ed 1 di Piacenza). Si tratta di un fatto gravissimo e inaccettabile, non giustificato da ragioni tecnico-organizzative. Infatti non ci sarebbe nessun esubero, soprattutto dopo le dimissioni che si sono susseguite negli ultimi mesi. Non solo, in questo modo verrebbe meno la possibilità di garantire il normale svolgimento dell’attività aziendale se non fosse che l’azienda ha già deciso di sostituire i lavoratori licenziati con collaboratori esterni. Inoltre, i lavoratori licenziati vengono privati della possibilità di ricorrere a tutti gli ammortizzatori sociali ad oggi disponibili”.

Resta in forze un solo tecnico alla redazione di Teleducato Piacenza. Domani, essendo il giorno di riposo del tecnico, e non essendovi nessun altro a sostituirlo, l’emittente di via Don Carrozza non riuscirà quindi a trasmettere le due edizioni giornaliere del telegiornale, anche se i giornalisti lavoreranno come previsto.

TELEMEC RISPONDE

da Parma today – “In questo momento di grave crisi mondiale -si legge in una nota di Telemec- che si ripercuote su tutti i settori produttivi a livello nazionale, compreso quello dell’editoria, l’azienda si è vista costretta a ripensare la propria organizzazione per preservare il posto di lavoro ai suoi attuali 22 dipendenti. L’azienda ha attivato la procedura oltre un anno fa ed ora è giunta alla sua conclusione, portando al licenziamento di 4 persone, con grande dispiacere della proprietà che ritiene di avere adottato tutti gli ammortizzatori sociali a sua disposizione. Teleducato è stata costretta ad adeguarsi ai cambiamenti richiesti dal mercato e dall’innovazione tecnologica per poter proseguire nel suo impegno di informazione e di approfondimento al servizio della città”.“

Teleducato, licenziamenti in tronco. Il Pd diserta Parma Europa

da Parma TodayIL PD DISERTA PARMA EUROPA. “Il Partito Democratico rende noto che stasera non parteciperà alla trasmissione “Parma Europa”, in onda su Teleducato Parma. Nonostante la puntata fosse dedicata all’importante approfondimento delle primarie del prossimo 25 novembre, non possiamo che condividere le ragioni dei lavoratori dell’emittente e delle organizzazioni sindacali di categoria che hanno proclamato lo sciopero per tutta la giornata, in contrasto con la decisione dell’azienda di procedere al licenziamento di quattro dipendenti tra tecnici e amministrativi, senza il ricorso a nessuno degli ammortizzatori sociali previsti.

La segreteria provinciale del Pd, pur consapevole della grande necessità di portare nelle case dei cittadini di Parma una informazione puntuale sulle primarie del centrosinistra e sulle diverse posizioni programmatiche dei candidati in lizza, ritiene che in questa pesante stagione di recessione, che sta investendo tutto il nostro territorio, la scelta di ridurre sistematicamente il costo del lavoro non sia l’unica strada percorribile.

Così come auspicato dai diversi tavoli di crisi riuniti a suo tempo in Provincia, crediamo che il ricorso alle tutele degli ammortizzatori sociali debba essere un primo passo per affrontare nella maniera più positiva possibile questa ennesima difficoltà che colpisce il settore dell’editoria locale. Consapevoli del ruolo che Teleducato riveste nel panorama informativo cittadino, rinnoviamo comunque al direttore responsabile la piena disponibilità a partecipare ad una successiva trasmissione dedicata al tema della primarie”.

Tre licenziamenti a Parma e uno a Piacenza

da Il PiacenzaDopo averli annunciati, l’azienda ha comunicato i primi quattro licenziamenti ad altrettanti lavoratori (tre di Parma e uno di Piacenza) di Teleducato. «Si tratta – rilevano con una nota congiunta i sindacati Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil di Parma – di un fatto gravissimo e inaccettabile, non giustificato da ragioni tecnico-organizzative. Infatti non ci sarebbe nessun esubero, soprattutto dopo le dimissioni che si sono susseguite negli ultimi mesi. Non solo, in questo modo verrebbe meno la possibilità di garantire il normale svolgimento dell’attività aziendale se non fosse che l’azienda ha già deciso di sostituire i lavoratori licenziati con collaboratori esterni. Inoltre, i lavoratori licenziati vengono privati della possibilità di ricorrere a tutti gli ammortizzatori sociali ad oggi disponibili. Per l’ennesima volta – proseguono i sindacati – si crede erroneamente di poter risolvere una crisi economico-finanziaria intervenendo sul costo del lavoro, licenziando per poi ricorrere a lavoratori precari e ricattabili mettendo così in discussione il futuro dell’intera azienda ed il modo in cui vi si lavora, oltre al diritto per ogni cittadino ad un’informazione libera e plurale». Per chiedere «l’immediata revoca dei licenziamenti e l’apertura di un tavolo che possa portare all’individuazione di soluzioni alternative, a partire dall’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga», le segreterie provinciali dei tre sindacati hanno annunciato che i lavoratori di Teleducato sciopereranno per tutta la giornata di martedì 6 novembre «attuando un presidio davanti all’azienda a partire dalle 18 e garantendo la sola lettura dei notiziari».

Teleducato licenzia 4 lavoratori

da Parma Today – di Maria Teresa Improta

Halloween da incubo per i dipendenti di Teleducato. Con una lettera consegnata a mano dalla dirigenza finisce l’avventura in Telemec per quattro lavoratori: tre tecnici, due a Parma e uno a Piacenza, ed un’impiegata. Senza lavoro e senza ammortizzatori sociali. “L’indisponibilità dell’azienda – afferma Fellini della Cgil – nei confronti di richieste che avrebbero dato respiro ai lavoratori tipo mobilità o cassa integrazione in deroga testimonia la volontà di colpire i lavoratori per ridurre i costi”.

Uno di loro era qui da 20 anni, – afferma un dipendente dell’emittente – lavorava in azienda da più tempo rispetto a tutti gli altri. È stata una cosa improvvisa. Davvero triste e spiacevole. Sì sapevamo che al tavolo di trattative in Provincia non erano riusciti ad evitare i licenziamenti, ma non ci aspettavamo succedesse così su due piedi senza preavviso. Adesso ci aspettiamo di tutto, potrebbero arrivare in qualsiasi momento altre lettere di licenziamento”.

Chi resta in azienda, intanto lavora senza essere retribuito. Dalla Cgil Fellini assicura che “verranno messe in atto tutte le iniziative collettive ed individuali per opporsi a questi licenziamenti. Non sono decisioni giustificabili sul piano tecnico/amministrativo, hanno solo una valenza economica. È inaccettabile. Non si può far pagare tutto ai dipendenti”

A buon editor poche parole

La Telemec non finisce mai di stupirci. Ieri ha rotto il tavolo delle trattative in Regione rifiutando la proposta avanzata dai sindacati di cassa integrazione per sette dipendenti tra tecnici e amministrativi. L’azienda ha annunciato di volerli licenziare al pari dei quattro giornalisti della sede piacentina dell’emittente che resterà attiva malgrado le premesse enunciate dall’editore per avvalorare lo stato di crisi. L’informazione regge a scapito dei lavoratori che oltre a non percepire lo stipendio da due mesi a breve saranno messi alla porta.

A buon editor poche parole.

TELEDUCATO spegne solo i giornalisti

Buone notizie dal gruppo facebook teleducato piacenza non spegnetela che ha finalmente ricominciato ad aggiornarci sulla vicenda.
Pare infatti che il nostro appello (“NON SPEGNETELA!”) abbia raggiunto un altro “importante risultato per il pluralismo dell’informazione e la difesa dei posti di lavoro” (http://www.gruppopdemiliaromagna.it/archives/3561)
La TV piacentina, infatti, spegnerà solo i giornalisti… Questa volta è d’obbligo una standing ovation per tutti gli attori, protagonisti e non, di questa ignobile farsa.

Però loro ci credevano davvero.
A parole.